STRAVITERBO – Giornata di Sport e amicizia per la Roma 83
Il 22 ottobre una buona rappresentanza di atleti della nostra Società si è recata a Viterbo per partecipare alla 14° edizione della “StraViterbo”.
La manifestazione ludico-sportiva, inserita nel circuito “Corrintuscia”, è stata organizzata dalla scuola sottufficiali dell’esercito in collaborazione con la “Uisp e il Coni, con il patrocinio del comune di Viterbo.
Viterbo, a ridosso dei monti Cimini, tra il lago di Vico e quello di Bolsena, è di origine etrusca ed cinta da mura antiche quasi perfettamente integre risalenti al XII sec d.C. Nel suo interno è conservato un vasto centro storico di origine medioevale che è ben rappresentato dal quartiere di San Pellegrino.
Viterbo è conosciuta anche come la città dei Papi perché alla fine del XIII secolo, per 24 anni, fu sede pontificia ed il Palazzo Papale ospitò e vide eleggere diversi pontefici. In quel periodo si tenne il conclave più lungo della storia, 1.006 giorni (quasi 3 anni) e gli abitanti di Viterbo, stanchi di anni di indecisioni dei cardinali, li chiusero a chiave nella sala grande del Palazzo Papale e ne scoperchiarono parte del tetto in modo da metterli nelle condizioni di decidere al più presto chi eleggere come nuovo pontefice.
Viterbo è inoltre una città d’arte e di cultura ed è celebre anche come città termale e come sede dell’Università degli Studi della Tuscia.
Parlare di Viterbo per me e come ritornare indietro nel tempo con ricordi bellissimi della mia infanzia. Gli splendidi vicoli del quartiere San Pellegrino, le caratteristiche botteghe e il ritrovo di tanti giochi in Piazza del Gesù (elegante piazzetta medievale), sono i luoghi dove ho vissuto e potuto apprezzarne la loro bellezza e il valore del tempo che qui sembra essersi fermato.
Anni della mia giovinezza trascorsi spensieratamente tra storia e tradizione della città come il connubio di religiosità e folclore che lega i viterbesi ogni 3 settembre con il Trasporto della Macchina di Santa Rosa.
Aperta e chiusa questa parentesi personale, torniamo alla manifestazione podistica in cui hanno preso parte tredici atleti della nostra Società, che si sono dati appuntamento presso “Prato Giardino” dove ha avuto inizio la gara. Il parco, luogo di incontro e di svago per tutti i viterbesi, è adiacente alle mura civiche nella parte nord della città in prossimità di una delle 13 principali porte di ingresso della Viterbo medioevale (porta Fiorentina).
La mattinata dedicata all’insegna dello sport e della solidarietà, organizzata dai giovani Allievi marescialli del 24esimo corso che hanno terminato il percorso formativo, ha visto cimentarsi in una corsa podistica amatoriale e competitiva, su due percorsi rispettivamente da 5 e 10 chilometri, circa 400 partecipanti (tra civili e militari) che si sono impegnati su un tracciato tecnico e difficile con continui saliscendi, che ha toccato i punti di maggiore interesse del centro storico di Viterbo. Questo evento oltre alla celebrazione della conclusione del percorso formativo degli allievi, è anche un gesto di solidarietà nei confronti della città che li ha ospitati devolvendo tutto il ricavato della manifestazione al reparto di oncologia dell’Ospedale Belcolle.
Dal punto di vista agonistico, oltre a qualche piazzamento di categoria dei nostri atleti, la U.S. Roma è giunta terza dietro all’Atletica Montefiascone (prima) e alla Viterbo runner (seconda). Fuori classifica gli atleti della scuola sottufficiali dell’esercito (42) e quelli dell’aeronautica militare (52).
Dopo la gara la delegazione della Roma 83, maggiorata nel numero, ha raggiunto uno storico ristorante della zona in località CHIA, frazione di Soriano nel Cimino; borgo tanto caro a Pier Paolo Pasolini che ne fece luogo di riposo e meditazione nell’ultimo periodo della sua vita.
Chia è anche il luogo in cui il regista e scrittore nel 1964, nel Parco delle Cascate del Fosso Castello girò la scesa del battesimo nel film “Il Vangelo secondo Matteo”. Un angolo di Tuscia che affascinò così tanto Pasolini che nel 1970, dopo vari tentativi, riuscì ad acquistare il “Castello di Colle Casale” (popolarmente detto Torre di Chia), dove ai piedi della Torre costruì una casetta di pietra e di vetro mimetizzata fra le rocce e nel verde di un dirupo.
I commensali podisti hanno molto apprezzato la cucina tradizionale della Tuscia ed in particolare le pietanze servite con prodotti locali di produzione propria del ristorante e la pasta rigorosamente fatta in casa; il tutto servito in abbondanti portate.
La giornata si è poi conclusa con una breve passeggiata nella parte antica del Paese, oramai ridotta in rovine ma dove si gode una bellissima vista sulla vallata sottostante il Tevere.
Una splendida giornata trascorsa in ottima compagnia e un’esperienza da ripetere.
Fulvio Mattielli
ASD U.S. Roma 83
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